hai un pignoramento in corso?
hai un pignoramento in corso?
Devi sapere che una recente sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione ha previsto, in alcuni casi, il blocco delle aste per tutti i debitori sottoposti al pignoramento immobiliare da parte di banche o finanziarie.
Puoi opporti alla procedura forse anche ora!
Infatti l’effetto più importante e dirompente di questa sentenza è la possibilità di applicazione retroattiva del principio varato dalla Cassazione!
Non pensi valga la pena valutare assieme ad un esperto se anche il tuo immobile può beneficiare di questa tutela?
Il principio stabilito dalla sentenza in questione si basa su quattro pronunce precedenti della Corte di Giustizia dell’Unione Europea.
+1.354 Immobili
con asta bloccata grazie
alla sentenza
+100 MLN
di beni recuperati grazie
alla sentenza n. 9479
del 6 aprile 2023
+137 Utenti
si sono rivolti a
SOS Pignoramento
applicare questa regola?
Per applicare il principio stabilito dalla sentenza della Cassazione, devono essere soddisfatte tre condizioni, che il Team di legali di SOS Pignoramento valuterà attraverso un’accurata Due Diligence!
1. Tipologia di debitore;
2. Particolarità del contratto;
3. Periodo temporale dell’asta.
Come comportarsi se hai una casa all’asta in questo momento?
Per prima cosa, puoi avviare una procedura per sospendere l’asta se pensi che sussista il rischio di abusi legati a questioni normative.
Infatti, un articolo specifico della legge fallimentare ci permette di presentare una richiesta di sospensione che non estingue il processo esecutivo, ma lo rende impraticabile.
Ciò significa che i beni oggetto dell’esecuzione perdono temporaneamente la loro destinazione liquidatoria prevista con il pignoramento e, di conseguenza, il giudice dell’esecuzione ha il compito di sospendere la vendita.
In pratica, cosa cambia da oggi
per chi ha una casa all’asta?
In pratica, cosa cambia da oggi per chi ha una casa all’asta?
Grazie a questa nuova interpretazione della legge, il debitore può presentare opposizione nonostante non abbia precedentemente contestato il decreto ingiuntivo o abbia fatto scadere i termini.
In sostanza, questa sentenza rappresenta un importante cambiamento che permette ai debitori di opporsi ai pignoramenti immobiliari e potenzialmente riottenere la loro casa attraverso l’asta.
In sostanza, questa sentenza rappresenta un importante cambiamento che permette ai debitori di opporsi ai pignoramenti immobiliari e potenzialmente evitare l’asta della loro casa.
Hai una casa attualmente all’asta?
Ti è stata venduta in passato una casa all’asta in assenza delle condizioni di legge e vuoi un risarcimento?
Hai anche un pignoramento in corso?
Contattaci immediatamente!
Uno dei nostri avvocati esperti in diritto dei consumatori e in diritto bancario valuterà per te l’eventuale presenza di clausole abusive all’interno del contratto. In caso di riscontro positivo chiederemo che venga presentata ogni difesa utile per la Tua situazione
Ecco cosa dicono alcune tra le persone che si sono affidate a S.O.S. Pignoramento:
⭐⭐⭐⭐⭐ “Sono estremamente soddisfatto dell’esperienza che ho avuto con il team di SOS Pignoramento.
Mi hanno aiutato a risolvere una situazione finanziaria difficile attraverso una trattativa di saldo e stralcio.”
LUCA R*****I
⭐⭐⭐⭐⭐ “Sono riusciti a estinguere una procedura esecutiva di pignoramento immobiliare proprio quando ero a pochi giorni dall’asta.”
ENRICO M***A
⭐⭐⭐⭐⭐ “Il team di SOS Pignoramento ha lavorato instancabilmente per negoziare con il creditore e trovare un accordo che mi permettesse di azzerare tutti i miei debiti.
Non solo ci sono riusciti, ma mi hanno anche aiutato a trovare un nuovo lavoro e una sistemazione abitativa adeguata.”
ALESSANDRO V*******I
Guarda alcuni tra i nostri Risultati:
CASO STUDIO 1
TREVISO (TV) – LIQUIDAZIONE
Luca, precedentemente titolare di una ditta individuale a Treviso, si è trovato in difficoltà finanziarie a seguito della chiusura della sua attività imprenditoriale.
Per lui abbiamo creato un piano di rientro personalizzato che consentirà a Luca di affrontare i suoi debiti tributari in modo gestibile e con tranquillità.
Studio di caso professionale: Risoluzione dei debiti tributari per un ex titolare di ditta individuale a Treviso
Situazione:
Il signor Luca, precedentemente titolare di una ditta individuale a Treviso, si è trovato in difficoltà finanziarie a seguito della chiusura della sua attività imprenditoriale. Dopo aver trascorso i canonici 12 mesi dalla liquidazione per evitare la fallibilità, ha affrontato un debito con l’erario per tributi non corrisposti, ammontante a 600.000 euro. Attualmente, ricopre la posizione di amministratore in una Srl e percepisce un compenso amministrativo di circa 1.400 euro al mese.
Soluzione:
Dopo un’attenta valutazione delle sue spese mensili necessarie per vivere, Luca ha deciso di mettere a disposizione della procedura una rata mensile di 400 euro. Questo importo è stato concordato in base alle sue capacità finanziarie e alla durata del nuovo piano di rientro, fissato in 36 mesi con il nuovo Codice della Crisi e dell’Insolvenza.
Impatto:
Il piano di rientro personalizzato consentirà a Luca di affrontare i suoi debiti tributari in modo gestibile e con tranquillità, garantendo nel contempo il mantenimento delle sue necessità di base. Grazie alla sua collaborazione e alla determinazione nel risolvere la situazione debitoria, Luca potrà gradualmente liberarsi del peso finanziario del passato e concentrarsi sul futuro della sua attività e del suo benessere finanziario.
Conclusione:
La strategia adottata da Luca dimostra un approccio responsabile e proattivo alla gestione dei debiti tributari, garantendo una soluzione equilibrata e sostenibile per tutte le parti coinvolte.
Dott. Gianbattista Panni
CASO STUDIO 1
TREVISO (TV) LIQUIDAZIONE
Luca, precedentemente titolare di una ditta individuale a Treviso, si è trovato in difficoltà finanziarie a seguito della chiusura della sua attività imprenditoriale.
Per lui abbiamo creato un piano di rientro personalizzato che consentirà a Luca di affrontare i suoi debiti tributari in modo gestibile e con tranquillità.
Studio di caso professionale: Risoluzione dei debiti tributari per un ex titolare di ditta individuale a Treviso
Situazione:
Il signor Luca, precedentemente titolare di una ditta individuale a Treviso, si è trovato in difficoltà finanziarie a seguito della chiusura della sua attività imprenditoriale. Dopo aver trascorso i canonici 12 mesi dalla liquidazione per evitare la fallibilità, ha affrontato un debito con l’erario per tributi non corrisposti, ammontante a 600.000 euro. Attualmente, ricopre la posizione di amministratore in una Srl e percepisce un compenso amministrativo di circa 1.400 euro al mese.
Soluzione:
Dopo un’attenta valutazione delle sue spese mensili necessarie per vivere, Luca ha deciso di mettere a disposizione della procedura una rata mensile di 400 euro. Questo importo è stato concordato in base alle sue capacità finanziarie e alla durata del nuovo piano di rientro, fissato in 36 mesi con il nuovo Codice della Crisi e dell’Insolvenza.
Impatto:
Il piano di rientro personalizzato consentirà a Luca di affrontare i suoi debiti tributari in modo gestibile e con tranquillità, garantendo nel contempo il mantenimento delle sue necessità di base. Grazie alla sua collaborazione e alla determinazione nel risolvere la situazione debitoria, Luca potrà gradualmente liberarsi del peso finanziario del passato e concentrarsi sul futuro della sua attività e del suo benessere finanziario.
Conclusione:
La strategia adottata da Luca dimostra un approccio responsabile e proattivo alla gestione dei debiti tributari, garantendo una soluzione equilibrata e sostenibile per tutte le parti coinvolte.
Dott. Gianbattista Panni
CASO STUDIO 2
TRIBUNALE DI BARI (BA)
Marco, appuntato della Guardia di Finanza, si è trovato in difficoltà finanziarie a seguito della separazione dalla moglie.
Per lui abbiamo creato un piano di ristrutturazione dei debiti, approvato dal giudice del Tribunale di Bari, che prevede il blocco di tutte le trattenute in busta paga, garantendo al debitore uno stipendio pieno.
Studio di caso professionale: Piano di ristrutturazione dei debiti al Tribunale di Bari
Situazione:
Il signor Marco, appuntato della Guardia di Finanza, si è trovato in difficoltà finanziarie a seguito della separazione dalla moglie, durante la quale ha contratto prestiti con diverse finanziarie. Dopo l’opposizione di due finanziarie e la presentazione di una memoria difensiva supportata dall’avvocato al quale aveva conferito procura, il giudice del Tribunale di Bari ha definitivamente omologato il piano di ristrutturazione dei debiti proposto.
Soluzione:
Il piano di ristrutturazione dei debiti, descritto dettagliatamente nel dispositivo della sentenza, è stato completamente omologato dal giudice, senza possibilità di ulteriori opposizioni. In base al piano approvato, tutte le trattenute in busta paga sono state bloccate per legge, garantendo al debitore uno stipendio pieno.
Impatto:
Questa decisione del Tribunale di Bari ha fornito al signor Marco una solida base per affrontare e risolvere la sua situazione finanziaria. Con le trattenute in busta bloccate e uno stipendio pieno, Marco può ora concentrarsi sul rimborso dei debiti in modo ordinato e sostenibile nel tempo, senza ulteriori preoccupazioni legali o finanziarie.
Conclusioni:
Il piano di ristrutturazione dei debiti omologato dal Tribunale di Bari rappresenta una soluzione efficace e definitiva per il signor Marco, consentendogli di affrontare la sua situazione finanziaria con fiducia e sicurezza. Grazie alla collaborazione con l’avvocato e al sostegno del sistema giudiziario, Marco può guardare al futuro con ottimismo, sapendo di aver trovato una soluzione legale e equa per i suoi debiti.
CASO STUDIO 2
TRIBUNALE DI BARI (BA)
Marco, appuntato della Guardia di Finanza, si è trovato in difficoltà finanziarie a seguito della separazione dalla moglie.
Per lui abbiamo creato un piano di ristrutturazione dei debiti, approvato dal giudice del Tribunale di Bari, che prevede il blocco di tutte le trattenute in busta paga, garantendo al debitore uno stipendio pieno.
Studio di caso professionale: Piano di ristrutturazione dei debiti al Tribunale di Bari
Situazione:
Il signor Marco, appuntato della Guardia di Finanza, si è trovato in difficoltà finanziarie a seguito della separazione dalla moglie, durante la quale ha contratto prestiti con diverse finanziarie. Dopo l’opposizione di due finanziarie e la presentazione di una memoria difensiva supportata dall’avvocato al quale aveva conferito procura, il giudice del Tribunale di Bari ha definitivamente omologato il piano di ristrutturazione dei debiti proposto.
Soluzione:
Il piano di ristrutturazione dei debiti, descritto dettagliatamente nel dispositivo della sentenza, è stato completamente omologato dal giudice, senza possibilità di ulteriori opposizioni. In base al piano approvato, tutte le trattenute in busta paga sono state bloccate per legge, garantendo al debitore uno stipendio pieno.
Impatto:
Questa decisione del Tribunale di Bari ha fornito al signor Marco una solida base per affrontare e risolvere la sua situazione finanziaria. Con le trattenute in busta bloccate e uno stipendio pieno, Marco può ora concentrarsi sul rimborso dei debiti in modo ordinato e sostenibile nel tempo, senza ulteriori preoccupazioni legali o finanziarie.
Conclusioni:
Il piano di ristrutturazione dei debiti omologato dal Tribunale di Bari rappresenta una soluzione efficace e definitiva per il signor Marco, consentendogli di affrontare la sua situazione finanziaria con fiducia e sicurezza. Grazie alla collaborazione con l’avvocato e al sostegno del sistema giudiziario, Marco può guardare al futuro con ottimismo, sapendo di aver trovato una soluzione legale e equa per i suoi debiti.
CASO STUDIO 3
TRIBUNALE DI VERONA (VR)
Giovanni, maresciallo dei Carabinieri, si è trovato in una situazione finanziaria difficile a seguito del divorzio dalla sua ex moglie.
Grazie al nostro aiuto, il Tribunale di Verona ha avviato una procedura di liquidazione per aiutare Giovanni a gestire la sua situazione finanziaria e ha bloccato tutte le trattenute in busta paga.
Studio di caso professionale: Liquidazione presso il Tribunale di Verona
Situazione:
Il signor Giovanni, maresciallo dei Carabinieri, si è trovato in una situazione finanziaria difficile a seguito del divorzio dalla sua ex moglie. Durante il matrimonio, Giovanni ha contratto un mutuo per la casa, successivamente diventato impagabile, e ha dovuto assumere altri prestiti per sostenere i costi relativi all’assistenza dei figli. Nonostante il suo stipendio di circa 2.400 euro al mese, i suoi debiti hanno raggiunto un totale vicino ai 300.000 euro.
Soluzione:
Il Tribunale di Verona ha avviato una procedura di liquidazione per aiutare Giovanni a gestire la sua situazione finanziaria. Bloccando tutte le trattenute in busta paga, il tribunale ha assicurato che Giovanni avesse a disposizione il suo stipendio completo per affrontare le spese essenziali.
Impatto:
Il giudice ha stabilito un budget mensile di spese per Giovanni, fissando un importo di circa 1.670 euro al mese. Questo budget gli consente di vivere in modo dignitoso e di affrontare le sue spese quotidiane essenziali, mentre il resto del suo stipendio può essere utilizzato per iniziare a ripagare i suoi debiti.
Conclusioni:
La decisione del Tribunale di Verona fornisce a Giovanni una struttura finanziaria chiara e gestibile per affrontare la sua situazione debitoria. Con il supporto del tribunale e seguendo il piano di liquidazione stabilito, Giovanni può lavorare verso il recupero della stabilità finanziaria, proteggendo nel contempo il suo reddito e garantendo il benessere dei suoi figli.
CASO STUDIO 3
TRIBUNALE DI VERONA (VR)
Giovanni, maresciallo dei Carabinieri, si è trovato in una situazione finanziaria difficile a seguito del divorzio dalla sua ex moglie.
Grazie al nostro aiuto, il Tribunale di Verona ha avviato una procedura di liquidazione per aiutare Giovanni a gestire la sua situazione finanziaria e ha bloccato tutte le trattenute in busta paga.
Studio di caso professionale: Liquidazione presso il Tribunale di Verona
Situazione:
Il signor Giovanni, maresciallo dei Carabinieri, si è trovato in una situazione finanziaria difficile a seguito del divorzio dalla sua ex moglie. Durante il matrimonio, Giovanni ha contratto un mutuo per la casa, successivamente diventato impagabile, e ha dovuto assumere altri prestiti per sostenere i costi relativi all’assistenza dei figli. Nonostante il suo stipendio di circa 2.400 euro al mese, i suoi debiti hanno raggiunto un totale vicino ai 300.000 euro.
Soluzione:
Il Tribunale di Verona ha avviato una procedura di liquidazione per aiutare Giovanni a gestire la sua situazione finanziaria. Bloccando tutte le trattenute in busta paga, il tribunale ha assicurato che Giovanni avesse a disposizione il suo stipendio completo per affrontare le spese essenziali.
Impatto:
Il giudice ha stabilito un budget mensile di spese per Giovanni, fissando un importo di circa 1.670 euro al mese. Questo budget gli consente di vivere in modo dignitoso e di affrontare le sue spese quotidiane essenziali, mentre il resto del suo stipendio può essere utilizzato per iniziare a ripagare i suoi debiti.
Conclusioni:
La decisione del Tribunale di Verona fornisce a Giovanni una struttura finanziaria chiara e gestibile per affrontare la sua situazione debitoria. Con il supporto del tribunale e seguendo il piano di liquidazione stabilito, Giovanni può lavorare verso il recupero della stabilità finanziaria, proteggendo nel contempo il suo reddito e garantendo il benessere dei suoi figli.
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