Vizi relativi alla carente motivazione dell’iscrizione ipotecaria
La carente motivazione può derivare da un preavviso o avviso di iscrizione ipotecaria non adeguatamente motivato che permetta al contribuente di conoscere il dettaglio del tributo o pretesa dalla quale sorge il debito; infatti il preavviso e l’avviso di iscrizione devono contenere a pena di nullità:
– l’identificazione dell’immobile (estremi catastali);
– l’indicazione della somma per la quale l’ipoteca è iscritta;
– il valore dell’immobile compresa la relativa rendita catastale;
– il prospetto dettagliato degli atti impositivi alla base dell’iscrizione;
– il termine entro il quale si può proporre opposizione e il giudice al quale proporla.
Ti ricordo, inoltre, che l’ipoteca è una forma di garanzia del credito vantato dagli enti che hanno affidato all’Agente della riscossione l’incarico di recuperare le somme dovute dal debitore, e può essere iscritta, in presenza di debiti non inferiori a 20 mila euro, su uno o più immobili del debitore, per un importo pari al doppio del credito complessivo per cui l’Agenzia delle Entrate-Riscossione procede e previa comunicazione scritta.
Redatto da: Andrea Saverio Teofrasto