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SOVRAINDEBITAMENTO
CASO STUDIO 1
TREVISO (TV) – LIQUIDAZIONE
Luca, precedentemente titolare di una ditta individuale a Treviso, si è trovato in difficoltà finanziarie a seguito della chiusura della sua attività imprenditoriale.
Per lui abbiamo creato un piano di rientro personalizzato che consentirà a Luca di affrontare i suoi debiti tributari in modo gestibile e con tranquillità.
Studio di caso professionale: Risoluzione dei debiti tributari per un ex titolare di ditta individuale a Treviso
Situazione:
Il signor Luca, precedentemente titolare di una ditta individuale a Treviso, si è trovato in difficoltà finanziarie a seguito della chiusura della sua attività imprenditoriale. Dopo aver trascorso i canonici 12 mesi dalla liquidazione per evitare la fallibilità, ha affrontato un debito con l’erario per tributi non corrisposti, ammontante a 600.000 euro. Attualmente, ricopre la posizione di amministratore in una Srl e percepisce un compenso amministrativo di circa 1.400 euro al mese.
Soluzione:
Dopo un’attenta valutazione delle sue spese mensili necessarie per vivere, Luca ha deciso di mettere a disposizione della procedura una rata mensile di 400 euro. Questo importo è stato concordato in base alle sue capacità finanziarie e alla durata del nuovo piano di rientro, fissato in 36 mesi con il nuovo Codice della Crisi e dell’Insolvenza.
Impatto:
Il piano di rientro personalizzato consentirà a Luca di affrontare i suoi debiti tributari in modo gestibile e con tranquillità, garantendo nel contempo il mantenimento delle sue necessità di base. Grazie alla sua collaborazione e alla determinazione nel risolvere la situazione debitoria, Luca potrà gradualmente liberarsi del peso finanziario del passato e concentrarsi sul futuro della sua attività e del suo benessere finanziario.
Conclusione:
La strategia adottata da Luca dimostra un approccio responsabile e proattivo alla gestione dei debiti tributari, garantendo una soluzione equilibrata e sostenibile per tutte le parti coinvolte.
Dott. Gianbattista Panni
CASO STUDIO 2
BARI (BA) – PIANO DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI | EX PIANO DEL CONSUMATORE
Studio di caso professionale: Piano di ristrutturazione dei debiti al Tribunale di Bari
Studio di caso professionale: Piano di ristrutturazione dei debiti al Tribunale di Bari
Situazione:
l piano di ristrutturazione dei debiti, descritto dettagliatamente nel dispositivo della sentenza, è stato completamente omologato dal giudice, senza possibilità di ulteriori opposizioni. In base al piano approvato, tutte le trattenute in busta paga sono state bloccate per legge, garantendo al debitore uno stipendio pieno.
Soluzione:
Dopo un’attenta valutazione delle sue spese mensili necessarie per vivere, Luca ha deciso di mettere a disposizione della procedura una rata mensile di 400 euro. Questo importo è stato concordato in base alle sue capacità finanziarie e alla durata del nuovo piano di rientro, fissato in 36 mesi con il nuovo Codice della Crisi e dell’Insolvenza.
Impatto:
Questa decisione del Tribunale di Bari ha fornito al signor Marco una solida base per affrontare e risolvere la sua situazione finanziaria. Con le trattenute in busta bloccate e uno stipendio pieno, Marco può ora concentrarsi sul rimborso dei debiti in modo ordinato e sostenibile nel tempo, senza ulteriori preoccupazioni legali o finanziarie.
Conclusione:
Il piano di ristrutturazione dei debiti omologato dal Tribunale di Bari rappresenta una soluzione efficace e definitiva per il signor Marco, consentendogli di affrontare la sua situazione finanziaria con fiducia e sicurezza. Grazie alla collaborazione con l’avvocato e al sostegno del sistema giudiziario, Marco può guardare al futuro con ottimismo, sapendo di aver trovato una soluzione legale e equa per i suoi debiti.
Dott. Gianbattista Panni
CASO STUDIO 3
VERONA (VR) – LIQUIDAZIONE
Studio di caso professionale: Liquidazione presso il Tribunale di Verona
Situazione:
Il signor Giovanni, maresciallo dei Carabinieri, si è trovato in una situazione finanziaria difficile a seguito del divorzio dalla sua ex moglie. Durante il matrimonio, Giovanni ha contratto un mutuo per la casa, successivamente diventato impagabile, e ha dovuto assumere altri prestiti per sostenere i costi relativi all’assistenza dei figli. Nonostante il suo stipendio di circa 2.400 euro al mese, i suoi debiti hanno raggiunto un totale vicino ai 300.000 euro.
Soluzione:
Il Tribunale di Verona ha avviato una procedura di liquidazione per aiutare Giovanni a gestire la sua situazione finanziaria. Bloccando tutte le trattenute in busta paga, il tribunale ha assicurato che Giovanni avesse a disposizione il suo stipendio completo per affrontare le spese essenziali.
Impatto:
Il giudice ha stabilito un budget mensile di spese per Giovanni, fissando un importo di circa 1.670 euro al mese. Questo budget gli consente di vivere in modo dignitoso e di affrontare le sue spese quotidiane essenziali, mentre il resto del suo stipendio può essere utilizzato per iniziare a ripagare i suoi debiti.
Conclusione:
La decisione del Tribunale di Verona fornisce a Giovanni una struttura finanziaria chiara e gestibile per affrontare la sua situazione debitoria. Con il supporto del tribunale e seguendo il piano di liquidazione stabilito, Giovanni può lavorare verso il recupero della stabilità finanziaria, proteggendo nel contempo il suo reddito e garantendo il benessere dei suoi figli.
Dott. Gianbattista Panni
CASO STUDIO 4
NOLA (NA) – LIQUIDAZIONE
Studio di caso professionale: Liquidazione presso il Tribunale di Nola
Situazione:
Il Tribunale di Nola ha emesso una sentenza clamorosa riguardante un debitore che aveva agito da garante con firme di fidejussioni per diverse società, accumulando così un debito considerevole con l’Agenzia delle Entrate. Questo individuo aveva anche rivestito il ruolo di socio in diverse realtà imprenditoriali. Il monte debiti complessivo ammontava a oltre 5 milioni di euro.
Soluzione:
Attualmente, il debitore percepisce un’indennità di disoccupazione (NASPI) di circa 1.000 euro al mese e svolge occasionalmente piccoli lavori. Il suo patrimonio disponibile per i creditori è di scarso valore, composto principalmente da alcuni beni e terreni, ma in gran parte costituito da quota parte di nuda proprietà. Questo patrimonio è valutabile in circa 200.000 euro.
Impatto:
La sentenza del Tribunale di Nola stabilisce un quadro chiaro della situazione finanziaria del debitore e del suo patrimonio disponibile per soddisfare i creditori. Nonostante il debito significativo e le limitate entrate attuali, il debitore è disposto a mettere a disposizione dei creditori il suo patrimonio per contribuire a risolvere la situazione.
Conclusione:
Questa sentenza del Tribunale di Nola evidenzia la complessità dei casi di liquidazione e il ruolo cruciale del tribunale nel bilanciare gli interessi dei creditori con la situazione finanziaria del debitore. Grazie a una valutazione accurata dei beni disponibili e delle entrate del debitore, il tribunale può determinare una soluzione equa e sostenibile per tutte le parti coinvolte.
Dott. Gianbattista Panni
CASO STUDIO 5
RAVENNA (RA) – LIQUIDAZIONE
Studio di caso professionale: Liquidazione presso il Tribunale di Ravenna
Situazione:
La liquidazione presso il Tribunale di Ravenna coinvolge una pratica familiare, con il padre e la figlia come debitori co-garanti. Hanno contratto diversi debiti, inclusi un mutuo ipotecario per un immobile, dove entrambi sono stati co-obbligati. Purtroppo, il mutuo non è stato più pagato e la casa è stata venduta all’asta a un prezzo molto basso. Il debito residuo è stato reclamato dalle agenzie di recupero crediti, ancora a carico di entrambi. Il padre è pensionato con una cessione del quinto dello stipendio, mentre la figlia è impiegata e ha una cessione dello stipendio.
Soluzione:
Dopo l’apertura della procedura di liquidazione, le cessioni del quinto dello stipendio sono state bloccate e sia il padre che la figlia devono mettere a disposizione della procedura 250 euro ciascuno per 36 mesi.
Impatto:
Il monte debiti complessivo ammonta a oltre 200.000 euro, e la situazione finanziaria della famiglia è diventata critica a causa del debito residuo e delle cessioni bloccate.
Conclusione:
Il Tribunale di Ravenna ha avviato la liquidazione per fornire una soluzione strutturata alla famiglia, cercando di bilanciare gli interessi dei creditori con la capacità di pagamento dei debitori. La decisione di bloccare le cessioni e richiedere un contributo mensile di entrambi i debitori è finalizzata a garantire un progressivo ripagamento del debito, nell’ottica di un equo accordo tra tutte
Dott. Gianbattista Panni
CASO STUDIO 6
LECCO (LC) – LIQUIDAZIONE
Studio di caso professionale: Liquidazione presso il Tribunale di Lecco
In Breve:
Altro caso clamoroso : ex socio di una snc con altre persone , aveva firmato fidejussioni su vari Istituti.
La ditta poi è saltata e lui si è trovato debiti per 1,3 milioni di euro . Dipendente a 1.800 euro al mese con moglie che non lavora e figlia studentessa.
Mette a disposizione l’abitazione ( circa 90.000 euro di valore ; non è più riuscito a pagare il mutuo) e in aggiunta una rata intorno a 250-300 euro al mese per 36 mesi
Dott. Gianbattista Panni
CASO STUDIO 7
BRESCIA (BS) – LIQUIDAZIONE
Studio di caso professionale: Liquidazione presso il Tribunale di Brescia
In Breve:
Dipendente di fonderia ; 2.000 euro lo stipendio circa ; 3 figli studenti, la moglie non lavora. Qualche hanno fa ha avuto casa venduta in asta a 20.000 euro su un debito di mutuo impagato di 100.000.
Successivamente è subentrato pignoramento dello stipendio ( di oltre 400 euro in medi al mese) promosso da società di recupero del credito per il debito residuo dell’ex mutuo. Proposto 250 euro al mese per 4 anni.
Il Giudice ha emesso omologa definitiva del piano ( nessuna opposizione da parte della soc. di recupero)
Dott. Gianbattista Panni
ALTRE CASISTICHE
CASO STUDIO 8
MILANO (MI)
Studio di caso professionale: Liquidazione presso il Tribunale di Milano
In Breve:
Signora con tabaccheria stazione centrale di Milano ( ditta individuale). Lo spostamento del locale al piano inferiore da dove partono i treni ha provocato forte riduzione del fatturato.
Debiti accumulati vs Erario € 482.000; messa a disposizione di € 400 mensili per 48 mesi, per un tot di € 19.200; tot risparmiato € 462.800
CASO STUDIO 9
RAVENNA (RA)
Studio di caso professionale: Liquidazione presso il Tribunale di Ravenna
In Breve:
Agriturismo in collina . A seguito di varie situazioni non imputabili al titolare , che hanno generato grosse difficoltà di incassi.
Debiti totali accumulati 860.000; proposta liquidazione del patrimonio ( tutti gli immobili della struttura) , con probabile valore di realizzo di circa 500.000 €
CASO STUDIO 10
VERONA (VR)
Studio di caso professionale: Liquidazione presso il Tribunale di Verona
In Breve:
Piano del consumatore : capo ispettore polfer ; ha accumulato debiti con finanziarie per oltre 100 mila euro, a seguito alcune vicissitudini a lui capitate.
Pagamento: rata di € 800 al mese per 60 mesi ( ha un buon stipendio) e con eliminazione di pignoramento, cessione del quinto dello stipendio e delega . Tot che viene a pagare € 48.000 su 60 mesi
CASO STUDIO 11
BRESCIA (BS)
Studio di caso professionale: Liquidazione presso il Tribunale di Brescia
In Breve:
Operaio 4 figli e la moglie che non lavora ( uno dei figli è portatore di handicap). Diversi anni fa ha contratto un mutuo ipotecario cui però non è riuscito più ad onorare le rate , anche a fronte di alcuni problemi lavorativi.
Nel 2018 l’appartamento è stato venduto in asta – la banca ha incassato 11.300 € su un debito residuo di 103 mila ( che poi è andato a 112 mila)
La società di recupero crediti ha preteso la restituzione del debito residuo, promuovendo il pignoramento dello stipendio. Omologata rata di 300 € /mese per 60 mesi . Pagamento € 18.000 su tot debito di 112 mila
CASO STUDIO 12
BRESCIA (BS)
Studio di caso professionale: Liquidazione presso il Tribunale di Brescia
In Breve:
Operaio 4 figli e la moglie che non lavora ( uno dei figli è portatore di handicap). Diversi anni fa ha contratto un mutuo ipotecario cui però non è riuscito più ad onorare le rate , anche a fronte di alcuni problemi lavorativi. Nel 2018 l’appartamento è stato venduto in asta – la banca ha incassato 11.300 € su un debito residuo di 103 mila ( che poi è andato a 112 mila) La società di recupero crediti ha preteso la restituzione del debito residuo, promuovendo il pignoramento dello stipendio. Omologata rata di 300 € /mese per 60 mesi . Pagamento € 18.000 su tot debito di 112 mila
Dott. Gianbattista Panni
CASO STUDIO 14
LECCO (LC)
Studio di caso professionale: Liquidazione presso il Tribunale di Lecco
In Breve:
Una signora che aveva aperto una palestra come ditta individuale ; l’attività non ha dato i risultati sperati ed è stata chiusa.
Oggi lei lavora a t.i ( tempo indeterminato) ; omologata rata mensile di 500 € per 60 mesi Pagamento € 30.000 su un monte debiti di 125.000
CASO STUDIO 15
PESARO (PU)
Studio di caso professionale: Liquidazione presso il Tribunale di Pesaro
In Breve:
Il Sig Franco aveva prestato fidejussioni personali per un’attività della moglie prima e dei figli poi, risultando anche garante come terzo datore di ipoteca.
Le attività sono state chiuse e lui si è ritrovato con un’ingente quantità di debiti e l’abitazione messa in asta.
E’ stata depositata e aperta la procedura della liquidazione di patrimonio. L’asta è stata sospesa quindi l’abitazione viene messa a disposizione della procedura a prezzo di mercato ( da ultima asta il prezzo era sceso a 168 mila, ma vale commercialmente di più ) necessaria per pagare in parte i debiti che ammontano a quasi 900 mila euro.
Oggi è pensionato a 1.300 €/mese , gli vengono lasciati 1.000 € per vivere e 300 € li mette per la procedura per 4 anni
CASO STUDIO 16
MONZA (MB)
Studio di caso professionale: Liquidazione presso il Tribunale di Monza
In Breve:
Titolare di un negozio di fiori e lavori di giardinaggio con l’avvento della crisi economica iniziata nel 2008 non è più riuscito a far fronte al pagamento dei vari creditori , perdendo anche la casa in asta per mutuo in sofferenza. Oggi è consulente di una società di pasticceria. Tot debiti € 341.000 ; mette a disposizione € 120/mese per 48 mesi salvo che il suo reddito aumenti , essendo a partita iva
CASO STUDIO 17
TERAMO (MB)
Studio di caso professionale: Liquidazione presso il Tribunale di Teramo
In Breve:
Signora operaia a seguito di alcune vicissitudini familiari , tra cui problematiche del figlio , ha contratto debiti per 42 mila euro con finanziarie.
Omologato piano del consumatore con rata mensile di 375 €/mese per 48 mesi. Tot che viene a pagare € 18.000
CASO STUDIO 18
AREZZO (AR)
Studio di caso professionale: Liquidazione presso il Tribunale di Arezzo
In Breve:
Ing. Libero professionista , debiti per oltre 450 mila euro ( mutui ipotecari su abitazione e ufficio che non è più riuscito a farvi fronte ). Omologata apertura liquidazione di patrimonio ( valore immobili di sua proprietà circa 200 mila euro)
CASO STUDIO 19
MANTOVA (MN)
Studio di caso professionale: Liquidazione presso il Tribunale di Mantova
In Breve:
Marito e moglie (pratica familiare congiunta), omologato piano del consumatore Moglie : debiti complessivi € 113.000 . Il suo reddito è di circa 30 mila € lordi annui Proposta accolta: una rata di 425 € /mese per 84 mesi ; di cui per i primi 3 anni tiene la cessione di 260 euro ed integra di 165 € per arrivare ai 425; – Marito: debiti complessivi € 119.000 proposta : rata di 475 euro per 84 mesi , con i primi 36 mesi che rimane la cessione credem di 350 €/mese integrata di € 125; e pignoramento sospeso. Somma complessiva pagata alla procedura da entrambi, euro 75.600
CASO STUDIO 20
TORINO (TO)
Studio di caso professionale: Liquidazione presso il Tribunale di Torino
In Breve:
Liquidazione di patrimonio : famiglia con casa in asta , lavora solo la moglie ; mettono a disposizione la casa che vale intorno ai 95 mila più 300 euro la moglie per 4 anni. Tot. debiti tra lei e lui : vicini ai 400 mila ; chiudono con 110 mila circa
CASO STUDIO 21
BUSTO ARSIZIO (VA)
Studio di caso professionale: Liquidazione presso il Tribunale di Busto Arsizio
In Breve:
Piano del consumatore: marito e moglie , lavorano entrambi; stipendi accettabili. Hanno voluto salvare immobile prima abitazione ( debito residuo sui 90 mila ); mettono a disposizione una rata importante ( uno dei due stipendi sui 1.400 euro viene messo a disposizione per 6 anni ). Salvano la casa e pagano al 7% circa i chirografari
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